KTM 690 Duke 2016 vs. Kawasaki Vulcan S 2020

KTM 690 Duke 2016

Kawasaki Vulcan S 2020
Panoramica - KTM 690 Duke 2016 vs Kawasaki Vulcan S 2020

KTM 690 Duke 2016

Kawasaki Vulcan S 2020
Specifiche tecniche KTM 690 Duke 2016 rispetto a Kawasaki Vulcan S 2020
Pro e contro a confronto
Pro e contro a confronto
KTM 690 Duke 2016

È incredibile la cura con cui KTM ha sviluppato il monocilindrico senza sacrificare le prestazioni. Si può considerare un colpo di genio il fatto che, nell'ambito della norma EURO4, sia stata aumentata la cultura di funzionamento del motore, incrementando al contempo la potenza. La curva di coppia piatta è responsabile della propulsione fluida e potente. A partire da 4000 giri, la Duke spinge forte e raggiunge gli 8500 giri. Anche ai bassi regimi, il motore non balbetta né si ingozza, il che è un vantaggio in città. Il più grande punto di forza della Duke, oltre alla guidabilità, è la manovrabilità, motivo per cui può essere tranquillamente definita un giocattolo. È solo quando si è in pista e si attacca con decisione che si vorrebbe avere la "R" sotto il sedere.
Kawasaki Vulcan S 2020

Indipendentemente dalla piattaforma su cui Kawasaki monta il bicilindrico da 650, il risultato è sempre una grande moto! Anche se il motore è insolitamente ricco di giri per una cruiser, il risultato è una cruiser che si qualifica come una cruiser sportiva se abbinata alla configurazione sportiva del telaio. L'unico freno è la limitata distanza dall'angolo di piega, ma questo non scoraggerà gli amanti della macinatura delle pedane. Con una moto così valida, speriamo che Kawasaki ne segua l'esempio: dopo tutto, la Vulcan S ci accompagna quasi immutata dal 2015.