La BMW M 1000 R, una naked bike testata qui in pista, convince per la sua ergonomia. Mex, che è alto 1,90 m, ha trovato la posizione di guida molto confortevole e accessibile. Il busto relativamente eretto e l'angolo delle ginocchia confortevole contribuiscono notevolmente al comfort di guida, soprattutto durante i lunghi viaggi o le intense sessioni in pista. Il cuore della M 1000 R è il potente motore a quattro cilindri. Mex ha sottolineato l'eccellente dosabilità e la perfetta reattività del motore. L'aggregato gira in modo lineare e fluido attraverso il range di giri, ma sviluppa una potenza impressionante soprattutto nella fascia alta dei giri. A velocità di 240-250 km/h bisogna tenersi ben saldi, il che rende l'esperienza di guida intensa ed emozionante. In pista, la M 1000 R si dimostra una moto estremamente agile. Kurt ha però notato che la sensazione compatta e diretta della parte anteriore a velocità elevate porta con sé una certa nervosità. La mancanza di protezione dal vento fa sì che si sia fortemente esposti al vento e ci si debba aggrappare, il che può aggiungere ulteriore instabilità al comportamento di guida. La geometria aggressiva e l'angolo di sterzo ripido contribuiscono a rendere la moto estremamente maneggevole e reattiva. Questo fa sì che la M 1000 R sembri anche un po' nervosa e instabile.
Kurt, che proviene dal mondo degli stunt, si sente subito a suo agio sulla M 1000 R. La posizione di guida eretta e il manubrio dritto ricordano le stunt bike con cui è familiare. Per Mex, che è alto 1,90 m, la M 1000 R offre una posizione di guida confortevole con un busto eretto e un angolo delle ginocchia comodo. Questo garantisce un alto livello di comfort di guida, specialmente in pista. Il potente motore a quattro cilindri della M 1000 R impressiona per la sua fine dosabilità e la perfetta reattività. Il motore gira fluido attraverso il range di giri e sviluppa una potenza brutale nella fascia alta. Kurt ha raggiunto in rettilineo un'impressionante velocità di 256 km/h e ha elogiato la stabilità e la buona controllabilità della moto nonostante l'alta velocità. Kurt ritiene che le naked bike siano generalmente un po' nervose, poiché il pilota è più esposto al vento. Questo si trasmette al manubrio e può portare a una certa instabilità. Tuttavia, ha constatato che la M 1000 R rimane relativamente stabile anche a velocità elevate e nonostante il vento, se ci si rannicchia e ci si aggrappa saldamente al serbatoio. Nils, invece, ha trovato la M 1000 R la più nervosa delle tre moto testate, specialmente nelle curve a S e nelle zone di accelerazione. L'elettronica della M 1000 R lavora a un livello molto alto. Il controllo di trazione interviene in modo discreto, tanto che il pilota difficilmente si accorge quando è attivo. Kurt ha anche evidenziato l'eccellente funzionamento del controllo dell'impennata, che mantiene la ruota anteriore stabile a terra anche in piena accelerazione su dossi. Un altro punto forte è l'assistente al cambio, che funziona meravigliosamente e può essere invertito insieme al cambio per lo schema di cambiata da pista.

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